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Date
Apr 4, 2024

Perché il Composable Thinking può essere importante per le aziende?

Viviamo in un’epoca di straordinarie trasformazioni in cui le aziende sono costantemente chiamate ad adattarsi ad un panorama in continua evoluzione e difficilmente predicibile. 

 

Come sottolinea Daryl Plummer, Vice Presidente Analista presso Gartner, “il composable business rappresenta un’accelerazione naturale del business che viviamo quotidianamente. Questo approccio ci consente di garantire la resilienza e l’agilità che questi tempi dinamici richiedono”.

 Più che una semplice metodologia, il Composable Business si configura come una vera e propria filosofia volta ad equipaggiare gli attori aziendali con gli strumenti necessari per affrontare le sfide e cogliere le opportunità che si presentano in un ambiente sempre più complesso e mutevole.

 In particolare, per Gartner, i tre pilastri fondamentali di un’organizzazione componibile sono:

  • il composable thinking, 
  • la composable architecture,
  • le composable technologies.

In una serie di tre articoli andremo ad esplorare ognuno di questi concetti. Oggi ci concentreremo sul primo: il Composable Thinking.

 

Definizione

Il Composable Thinking è una filosofia aziendale che mira a sviluppare un’organizzazione agile e adattabile in un contesto di costante cambiamento.

Quest’approccio cognitivo, in un contesto aziendale, può essere così definito:

<< immaginare le funzioni aziendali, i processi, i team e persino le partnership come elementi costitutivi separati. Questi blocchi possono essere indipendenti ma progettati per funzionare bene insieme.  Non si tratta di riproporre i vecchi SILOS gerarchici e isolati,  ma di tenere assieme l’agilità e la capacità decisionale di team “indipendenti” con la necessità di un lavoro d’assieme attraverso processi che integrano la loro attività utilizzando una efficiente “backbone” che realizza comunicazione e integrazione. Per esempio un “composable ERP” >>. 

 

In questo modo, la creatività individuale viene liberata, aprendo a nuove possibilità. Questo incoraggia a mettere in discussione lo status quo, sperimentare approcci diversi e superare i limiti per ottenere risultati innovativi. Una mentalità che quindi promuove la collaborazione, valorizza la diversità di prospettive e favorisce  il progresso in una varietà di settori.

 

Vantaggi

Il Composable Thinking offre una serie di vantaggi per le aziende e le organizzazioni che lo adottano:

 

  • Migliore innovazione: promuove la sperimentazione e la combinazione di idee diverse per trovare soluzioni nuove e creative. Questo può portare a innovazioni che possono dare all’azienda un vantaggio competitivo importante.

 

  • Maggiore collaborazione: favorisce la condivisione di informazioni e la cooperazione tra persone e team diversi. Questo approccio non solo migliora la comunicazione, ma anche la fiducia reciproca e il senso di appartenenza. Incoraggiando la formazione di team multidisciplinari, composti da individui con diverse competenze, esperienze e prospettive, si crea un ambiente in cui le sfide possono essere affrontate in modo più completo e creativo. Questa sinergia tra diversi punti di vista non solo migliora l’efficienza operativa, ma può anche portare a soluzioni più innovative e adattabili, promuovendo così una cultura organizzativa più resiliente e orientata al futuro.

 

  • Potenziamento dell’efficienza: può aiutare le aziende ad ottimizzare i processi e a ridurre i costi. Questo può essere ottenuto scomponendo i processi in moduli più piccoli e gestibili in cui è più facile identificare le inefficienze.

 

  • Resilienza → antifragilità : aiuta le aziende a essere più resilienti di fronte alle sfide e alle avversità. Questo perché le aziende che adottano il Composable Thinking sono in grado di adattarsi rapidamente alle nuove situazioni, di trovare nuove soluzioni ai problemi e di poter ottenere vantaggi dal superamento di situazioni di difficoltà. 

 

Un approccio adattativo per il futuro

 

Le organizzazioni che adottano un pensiero componibile si distinguono per un approccio flessibile e adattivo, volto a gestire l’incertezza e adattarsi ai rapidi cambiamenti del mercato. Questo modello si basa sull’autonomia concessa ai manager e al personale operativo, i quali prendono decisioni informate all’interno di linee guida stabilite.

 

Tuttavia, affinché il pensiero componibile sia efficace, è necessario che l’azienda abbia una cultura che lo favorisca. Una struttura gerarchica rigida ostacola l’empowerment dei team, mentre ci sono diversi studi che dimostrano che le organizzazioni basate su elevati livelli di fiducia e autonomia ottengono migliori risultati. 

 

Le organizzazioni che promuovono la sperimentazione e l’innovazione, consentendo ai dipendenti di testare nuove idee e approcci, sono più inclini a lavorare in un ambiente in continua evoluzione. Questo richiede una mentalità aperta al cambiamento e un’attitudine che accetti i piccoli fallimenti come parte del processo di apprendimento.

 

Inoltre, un altro aspetto chiave è la trasparenza e la condivisione delle informazioni all’interno dell’impresa. Quando i dipendenti sono pienamente informati sulle strategie, gli obiettivi e le sfide aziendali, sono più in grado di prendere decisioni efficaci e allineate agli obiettivi di business. 

 

Confronto tra Lean Thinking e Composable Thinking

 

Il Composable Thinking si configura come un paradigma gestionale distintivo, contraddistinto da attributi che lo separano da altre filosofie di gestione  come, per esempio, il Lean Thinking. Mentre il Lean Thinking si concentra sul miglioramento continuo, la razionalizzazione dei processi e l’eliminazione degli sprechi, il Composable Thinking si distingue per l’accento posto sulla flessibilità, la modularità dei sistemi l’uso della ridondanza come elemento di antifragilità.   L’obiettivo primario è la creazione di infrastrutture organizzative capaci di adattarsi agilmente ai mutamenti del contesto competitivo.

 

Le principali differenze tra il Composable Thinking e il Lean Thinking includono:

 

  • Focus: il Lean Thinking mira principalmente all’ottimizzazione dei processi esistenti per migliorare l’efficienza e ridurre i costi, mentre il Composable Thinking mette l’enfasi sulla creazione di sistemi dinamici e adattabili che promuovano l’innovazione e la capacità di risposta ai cambiamenti.

  • Approccio: il Lean Thinking è più indirizzato verso la massima efficienza e la massima qualità all’interno di dinamiche prevedibili, il composable thinking è più indirizzato verso la massima efficacia e di risposta a grandi cambiamenti in situazioni di incertezza. 

  • Risvolti organizzativi: Le metodologie Lean molto ben codificate comportano importanti cambiamenti nelle modalità di svolgimento del lavoro, richiedono un impegno importante di assimilazione, progetti impegnativi di coaching. Nel caso del Composable ci si avvicina di più alla stretta necessità del Business, l’adattabilità diminuisce la necessità di change nell’operatività, rimane quella per consolidare  il “mindset” . 

  • Interazione Digitale:  Il Lean Thinking è più “local” e “visual” non necessita di sofisticate piattaforme digitali;  Il composable si realizza attraverso sofisticate piattaforme digitali (composable architecture). 

 

Si tratta comunque di due filosofie organizzative estremamente valide che non si escludono reciprocamente, per cui possono essere combinate in situazioni di miglioramento operativo e contenimento dei costi, assieme a strategie commerciali che implicano grandi cambiamenti.  

Riflettono due visioni diverse sulla gestione della complessità e sull’organizzazione del lavoro nel contesto dello sviluppo di sistemi informatici complessi per la loro gestione. 

 

Ma da dove si parte?

 

Ancor prima che una metodologia, il “Composable Thinking” è un modo di pensare  che gradualmente può essere proposto all’interno di un’organizzazione affinché, un poco alla volta,  possa adeguatamente svilupparsi. Come abbiamo visto in un altro articolo questo pensiero si sposa bene con la metodologia “AGILE”.  Ambedue si devono però adattare al contesto in cui l’impresa opera e devono essere correttamente interpretate.  

 

In questa attività è importantissimo il contributo della “composable architecture” in grado di realizzare: la user experience adatta ad ogni pezzo dell’organizzazione,  l’integrazione nei processi aziendali sottostanti,  la conformità agli obiettivi complessivi dell’azienda. 

 

Il fatto che non richieda grandi sforzi di change management, che sia molto adeguata allo scopo, che si manifesti in modo semplice alle persone e nasconda la complessità, complica l’architettura digitale dell’impresa, ma semplifica molto il lavoro delle persone.  In questo contesto una buona e riconosciuta IT GOVERNANCE diviene fondamentale e indispensabile . 

Conclusione

 

Il Composable Thinking si presenta come una via per favorire Scalabilità, Flessibilità, Efficacia e Resilienza Antifragilità delle organizzazioni.

Tutto questo incoraggia l’innovazione intesa anche come risposta alle mutevoli condizioni del mercato. La sua capacità di scomporre problemi complessi in componenti gestibili, semplifica e riduce i tempi di attuazione dei cambiamenti.  Senza un approccio flessibile e adattabile come il Composable Thinking, diventa più difficile rispondere con l’innovazione alle condizioni di incertezza in cui purtroppo le aziende sono oggi sottoposte. 

Non sarà un caso che aziende come Amazon, Netflix, AirBnB, Capital one, Paypal, General Electric, Siemens, Spotify, New York Times, in contesti diversi, facciano uso di architetture composable.   

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Presidente ASSI presso ASSI | + posts
Digital Marketing Specialist presso Peer Network | + posts