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Mag 17, 2024

Perché le Composable Technologies possono essere importanti per le aziende?

Le mutevoli esigenze dei clienti, la crescente inaffidabilità nelle catene di approvvigionamento, l’incertezza economica e le instabilità geopolitiche costituiscono sfide importanti per le imprese. 

Di fronte a questo scenario in continua evoluzione, l’eccellenza operativa è stata identificata come una priorità fondamentale per i CIO in uno studio globale condotto da Gartner. Il 53% dei 2.203 CIO intervistati provenienti da 81 Paesi e vari settori industriali ha, infatti, sottolineato l’importanza di questo obiettivo.

In questo contesto, le imprese sono chiamate ad adottare una mentalità agile e resiliente, pronte a reagire con prontezza e flessibilità alle sfide che si presentano.

In particolare, “un aspetto chiave delle tecnologie digitali che influisce su tutte le aree aziendali è la capacità di comporre e ricomporre rapidamente ed economicamente vari elementi aziendali. Un modello aziendale che consenta tale componibilità è necessario sia per capitalizzare sulle opportunità sia per affrontare le minacce derivanti dalla rapida evoluzione del mercato” (Gartner).

 

Composable Technologies per un mondo in continua evoluzione

 

Il concetto di comporre e ricomporre elementi aziendali trova una sua manifestazione pratica nelle “Composable Technologies” (Tecnologie Componibili), un approccio nello sviluppo software in cui le applicazioni sono create combinando componenti modulari, ciascuno dedicato a una specifica funzione di business e gestibile in modo indipendente.

 

Questo metodo promuove la flessibilità e la manutenibilità delle applicazioni, consentendo agli sviluppatori di creare soluzioni personalizzate ed efficaci rapidamente, utilizzando componenti predefiniti. Per le aziende, ciò si traduce nella capacità di adattarsi rapidamente alle mutevoli condizioni di mercato, ottimizzare i sistemi in modo efficiente e ridurre tempi e costi di sviluppo

In questo modo, la tecnologia riesce a rimanere allineata alle necessità di business, consentendo un’evoluzione efficace.

 

Vantaggi delle Tecnologie Componibili

 

Riutilizzo dei componenti

 

Come già accennato, uno dei vantaggi principali delle tecnologie componibili è la capacità di assemblare e distribuire rapidamente nuovi sistemi e applicazioni, sfruttando componenti esistenti. Ciò permette non solo di ridurre i costi e accelerare lo sviluppo, ma anche una maggiore coerenza nei progetti. Tale coerenza si manifesta attraverso:

 

  • Integrazione dei componenti: poiché i componenti sono già stati sviluppati e testati in precedenza, sono consolidati e pronti all’uso, facilitando l’integrazione all’interno dei progetti; 

  • Standardizzazione dei processi, ma user experience dedicata: l’impiego di componenti standardizzati facilita l’adesione a pratiche consolidate e integrate con sistemi di back-end,  la facilità nella gestione delle interfacce consente la creazione di user-experience dedicate alle funzionalità necessarie alle operazioni delle aziende.  (per approfondire questo aspetto, leggi “Il ruolo chiave della Standardizzazione nel Composable Business”);

  • Facilità di manutenzione: la presenza di componenti ampiamente utilizzati semplifica le operazioni di correzione e miglioramento, mantenendo la coerenza tra le diverse parti del sistema.

 

Scalabilità del sistema

 

Un altro vantaggio delle tecnologie componibili è la possibilità di scalare facilmente i sistemi in base alle esigenze. 

Per “scalare” si intende aumentare la capacità in senso orizzontale (nuove funzionalità) o in senso verticale ( più potenza elaborativa): aggiungendo o rimuovendo componenti, le organizzazioni possono regolare la loro completezza funzionale piuttosto che le capacità e le prestazioni dei loro sistemi per soddisfare  richieste in continua evoluzione. Questa scalabilità consente alle aziende di rispondere alle nuove richieste del business piuttosto che alle fluttuazioni del carico di lavoro e dell’attività degli utenti senza dover ricostruire l’intera infrastruttura, favorendo l’efficienza operativa e ottimizzando l’uso delle risorse

 

Inoltre, la scalabilità è essenziale, per esempio, per l’espansione dei servizi verso nuovi contesti applicativi o per gestire un aumento della base di utenti. Le aziende che possono scalare facilmente il proprio sistema possono espandere i loro servizi in nuove regioni geografiche o offrire nuove funzionalità senza interruzioni o ritardi significativi. Questa agilità può essere determinante per affrontare nuove sfide di business piuttosto che  nel soddisfare le esigenze dei clienti efficacemente.

 

Testabilità del software 

 

La testabilità del software è essenziale per garantire che le architetture componibili operino in modo affidabile e scalabile, consentendo l’esecuzione rapida del debugging e apportando modifiche alle parti in modo separato e non impattante sull’intero sistema.

 

Quanto più è testabile un software, tanto più i tester saranno in grado di individuare efficacemente il maggior numero di difetti. In un ambiente composable, la creazione ed esecuzione dei test diventano più semplici, consentendo una scansione più efficiente del software. I difetti vengono individuati più rapidamente e risolti con maggiore facilità. Questo significa che i tester sono più efficiente, impiegano meno tempo e sforzo alla ricerca dei problemi, accelerando così l’arrivo del prodotto nei contesti di utilizzo (Test Sigma).

 

Due strumenti importanti nelle tecnologie componibili

 

Tra i vari strumenti informatici che caratterizzano le tecnologie componibili, due spiccano per la loro importanza, pervasività, modernità: le API e i container.

 

Le API (Application Programming Interface) e l’architettura a microservizi 

 

L’architettura a microservizi è fondamento delle tecnologie componibili, le API sono lo strumento, all’interno di detta architettura,  che consente alle diverse componenti del software di comunicare e interagire tra loro in modo efficiente e standardizzato.  

L’API, acronimo di Application Programming Interface (Interfaccia di programmazione applicativa), è un insieme di regole definite che consente ad applicazioni diverse di comunicare tra loro. In pratica è come un cameriere in un ristorante: il cliente (un’applicazione) fa la sua richiesta (ordina un pasto) al cameriere (l’API) che la inoltra alla cucina (un’altra applicazione) e riporta la risposta (il pasto) al cliente. Non deve sfuggire l’indipendenza dei componenti Cliente-Cameriere-Cucina così come il fatto che vivono in contesti operativi molto differenti.            

Le API sono fondamentali per lo sviluppo di software moderno, in quanto permettono la creazione di programmi modulari e integrati in ambienti anche eterogenei. Immaginiamo un’app meteo che voglia mostrare le previsioni del tempo. L’app, invece di dover sviluppare autonomamente la funzionalità per recuperare i dati meteo, può utilizzare l’API di un servizio meteo esterno. Questo consente agli sviluppatori di concentrarsi sulle funzionalità principali della loro applicazione, per esempio quali sono i comportamenti suggeriti a fronte di fenomeni meteo attesi, delegando ad altri compiti specifici: la previsione meteo sul territorio definito. 

Funzionando come “ponti” tra diverse applicazioni, sistemi o servizi, le API semplificano l’integrazione e la collaborazione, consentendo lo sviluppo rapido e la scalabilità delle soluzioni software. Le API sono ampiamente utilizzate in una vasta gamma di contesti, dalle applicazioni web e mobili alle soluzioni enterprise, facilitando l’accesso e lo scambio di dati e funzionalità tra le diverse parti del sistema.   

 

Container

 

I container sono diventati uno degli strumenti più potenti per la distribuzione e l’esecuzione di applicazioni basate su microservizi. Si tratta di un approccio che si sposa perfettamente con il paradigma delle tecnologie componibili, in cui le applicazioni sono costruite combinando componenti modulari interconnessi.

Un container è un’unità software autonoma e portatile che racchiude tutto il necessario per eseguire un’applicazione: codice, librerie, dipendenze, file di configurazione e persino un ambiente di runtime isolato.

Pensa ai container come a dei pacchetti software ben definiti che possono essere eseguiti su qualsiasi macchina che abbia installato un motore di container compatibile. Questo li rende ideali per la distribuzione e l’esecuzione di applicazioni in ambienti diversi, dai data center privati al cloud pubblico, passando per i laptop degli sviluppatori.

Ecco alcuni dei vantaggi principali dei container:

  • Isolamento: Ogni container è isolato dagli altri, il che significa che un’applicazione in un container non può influenzare o interferire con un’altra applicazione in un altro container. Questo aumenta la sicurezza e la stabilità dell’ambiente di esecuzione.

  • Portabilità: I container possono essere eseguiti su qualsiasi macchina con un motore di container compatibile, indipendentemente dal sistema operativo sottostante. Questo li rende ideali per la distribuzione di applicazioni in ambienti diversi.

  • Leggerezza: I container sono molto più leggeri delle macchine virtuali tradizionali, in quanto non includono un intero sistema operativo. Questo li rende più veloci da avviare e da arrestare e consumano meno risorse.

  • Scalabilità: I container possono essere facilmente scalati su o giù in base alle esigenze, aggiungendo o rimuovendo container in base al traffico o al carico di lavoro.

I container stanno diventando una tecnologia popolare per la distribuzione di applicazioni moderne, grazie ai loro numerosi vantaggi. Sono utilizzabili da aziende di tutte le dimensioni, dai grandi player del settore IT alle piccole startup. La distribuzione di applicazioni componibili può essere effettuata anche con modalità diverse: macchine virtuali piuttosto che server dedicati, il Container però appare oggi come la soluzione più moderna, efficiente ed economica.

 

Quali ostacoli superare

 

Se da un lato le tecnologie componibili offrono numerosi vantaggi, dall’altro ci sono anche delle sfide che le organizzazioni possono affrontare quando implementano questo approccio. Uno degli ostacoli principali è garantire la compatibilità e l’interoperabilità dei diversi sistemi che partecipano all’architettura. Poiché i sistemi compositi si basano sulla perfetta integrazione di vari moduli, le organizzazioni devono progettare e gestire l’architettura in modo che siano verificati tutti i presupposti per l’interoperabilità. 

 

Un altro ostacolo è la complessità della gestione di un gran numero di componenti e di dipendenze. Man mano che i sistemi diventano più modulari e interconnessi, il compito di monitorare, mantenere e aggiornare i componenti può diventare oneroso. Le organizzazioni devono stabilire solidi processi e strumenti di governance  (orchestratori) per gestire efficacemente il ciclo di vita dei loro sistemi componibili.  Il mercato offre un consolidato insieme di strumenti di questo tipo. 

 

Conclusioni

 

Le tecnologie componibili offrono una soluzione potente per le imprese che vogliono costruire sistemi flessibili, scalabili e adattivi. Sfruttando componenti modulari e interfacce ben definite, le aziende possono creare architetture agili che possono facilmente evolvere e crescere con le loro esigenze. Anche se ci sono sfide da superare, i vantaggi delle tecnologie componibili superano di gran lunga gli ostacoli, rendendole una risorsa preziosa per le organizzazioni che cercano di prosperare nell’era digitale. Occorre ricordare che diversamente dalle applicazioni “monolitiche” le composable application possono facilmente integrarsi e convivere con le applicazioni monolitiche preesistenti, occupandosi solo di ciò che manca. 

 

Per approfondire ulteriormente il concetto di “composable”, leggi gli articoli dedicati al “Composable Thinking” e alla “Composable Architecture”,  i primi due capitoli della nostra serie. 

 

Altre risorse utili Gartner:

Per approfondire ulteriormente il concetto di “composable”, leggi l’articolo dedicato al “Composable Thinking”, il primo capitolo della nostra serie.